MILANO FLAMENCO FESTIVAL 2019 / AUTUNNO
17 NOVEMBRE 2019
Dopo il successo dell’edizione di giugno, il Festival torna a novembre con l’appuntamento autunnale.
Con il Patrocinio del Comune di Milano, il sostegno di Ministero de Cultura y Deporte – INAEM, Extenda – Agencia Andaluza de Promocion Exterior e la collaborazione di Ente Spagnolo del Turismo e Instituto Cervantes.
Milano Flamenco Festival celebra la sua dodicesima edizione dal 21 al 28 giugno sotto il filo conduttore
IDENTITA’: LA LIBERTA’ DI ESSERE
IDENTIDAD: LA LIBERDAD DE SER
Un ricco ed emozionante programma tra spettacoli e attività parallele per celebrare l’identità, l’universo femminile, le sue sfaccettature, i molteplici punti di vista, con uno sgruardo all’appartenzenza di genere.
Un tributo sentito e rispettoso alla figura femminile affidato a tre affermati artisti e alle rispettive compagnie: tre sensibilità, tre differenti stili per avvicinarsi ed addentrarsi in questo mondo.
Flamenco, danza spagnola e contemporanea si daranno la mano e brilleranno, tra tradizione, modernità e provocazione, per offrire al pubblico tre modi di vivere e interpretare il flamenco in linea con il nostro tempo.
Il prestigioso Piccolo Teatro Strehler di Milano – Teatro d’Europa si conferma palcoscenico principale per gli spettacoli programmati e alcune delle attività parallele.
Le compagnie ospiti sono capitanate da un grande ritorno: MANUEL LIÑÁN, Premio Nacional de Danza, accompagnato in questa occasione da un cast d’eccezione: Manuel Betanzos, Jonathan Miro, Hugo Lopez, Miguel Heredia, Victor Martin (in prestito dal Balletto Nazionale di Spagna) e Daniel Ramos (in prestito da il balletto nazionale di Spagna). Liñán presenterà la sua ultima coraggiosa e provocatoria produzione ¡VIVA!. Una sfida ai rigidi codici del flamenco sull’appartenenza di genere, un significativo e un rispettoso tributo alla figura della MujerBailaora da parte di artisti uomini che decidono di esprimersi liberamente attraverso un corpo differente.
MARÍA MORENO: giovane protagonista della scena nazionale e internazionale recentemente insignita del Premio Gilardillo Aritsta Rivelazione nell’ultima Bienal de Arte Flamenco di Siviglia, per la prima volta in Italia, presenterà la sua ultima creazione diretta da Eva la Yerbabuena e Andrés Marín. DE LA CONCEPCIÓN, è un’opera con note autobiografiche in cui l’artista, a partire dal concepimento, riflette sulle fasi della vita vissute come ricerca e transizione per la definizione del proprio essere, della propria identità.
PATRICIA GUERRERO, nuova rappresentante della generazione più influente di giovani creatori, presenterà un’opera molto attuale. DISTOPIA, è un capolavoro che unisce flamenco, contemporaneo, neoclassico e note di canto lirico, per affrontare il conflitto d’identità, lo stato schizofrenico sofferto dalla donna a causa degli schemi imposti dalla società.
EL DUENDE DESNUDO è il titolo della mostra in loop dell’artista Juraj Horniak, una proposta con cui il fotografo, illustratore e pubblicitario slovacco mira a scoprire quel “essere misterioso che vive nel cuore del flamenco, che tutti provano, ma nessuno sa come spiegare”. Dieci artisti si prestano a un doppio nudo, quello del corpo e dell’anima.
La conferenza IDENTITA’ IN VIAGGIO: DALL’INDIA A MILANO tenuta da Sergio Rodríguez López, direttore dell’ Instituto Cervantes di Milano analizzerà il tema delle identità a confronto.
Come di consueto nell’ambito delle attività del Festival sarà offerto uno spettacolo di flamenco per i detenuti della Casa Circondariale San Vittore, dove continua l’impegno dell’associazione Punto Flamenco a cui si somma quest’anno una performance per gli anziani della Residenza Mater Sapientiae.
Per riscaldare i motori FLAMENCO EN FLASH: esibizioni di breve durata animeranno alcuni luoghi della città come: Eataly regno della gastronomia internazionale, Mudec – Museo delle Culture, Festival Mix.
Plaza Flamenca continuerà ad avere il suo spazio sul sagrato del Teatro Strehler con musica per intrattenere divertire il pubblico prima e dopo gli spettacoli.
Non mancherà il workshop per gli aficionados condotto da Maria Moreno
PROGRAMMA MILANO FLAMENCO FESTIVAL 2019 – 12° EDIZIONE
PROGRAMMA ATTIVITA’
• 21 giugno FLAMENCO en FLASH: Residenza anziani Mater Sapientiae 16:30 / Festival Mix 19:00 / Eataly 20:00 / Ingresso libero
• 22 giugno Libre – Perfomance di flamenco con Maria Moreno – Parco Sempione nell’ambito della manifestazione Parco delle Culture – Teatro Burri ore 20.00 Ingresso libero
• 23 giugno PuntoFlamencoEnsemble spettacolo flamenco presso Casa Circondariale San Vittore ore 15.00
• 22/23/24 giugno Workshop con Maria Moreno – Sala Punto Flamenco – Adesioni info@puntoflamenco.it
• 25 giugno – ore 19:00 Conferenza IDENTITA’ IN VIAGGIO: dall’India a Milano – a cura di Sergio Rodríguez López – direttore dell’Instituto Cervantes di Milano – Plaza Flamenca – Sagrato Teatro Strehler Ingresso libero
• dal 25 al 28 giugno Esposizione in loop EL DUENDE DESNUDO di Juraj Horniak – Foyer Teatro Strehler Ingresso libero
Una proposta con cui il fotografo, illustratore e pubblicitario slovacco mira a scoprire quel “essere misterioso che vive nel cuore del flamenco, che tutti provano, ma nessuno sa come spiegare”. Dieci artisti si prestano a un doppio nudo, quello del corpo e dell’anima.
• dal 25 al 28 giugno PLAZA FLAMENCA Aperitivo / Tapas e Sevillanas a cura di Mare Culturale Urbano e Food Party – ore 18.00 – 24.00
• 27 giugno – ore 19:00 Aperitivo con Artista: Patricia Guerrero – Plaza Flamenca – Sagrato Teatro Strehler
• dal 25 al 28 giugno ABITOFLAMENCO a cura di DO territorio flamenco
PROGRAMMA SPETTACOLI
• 25 GIUGNO – ore 21,00 – durata 100 minuti
¡VIVA! è un canto alla libertà del movimento e alla libertà d’espressione. Con questa provocatoria nuova creazione Manuel Liñán, insieme a sei bailaores/ballerini, celebra l’universo femminile nel flamenco – la mujer bailaora – proponendo la pluralità della danza, affrontando le distinte forme esistenti e sottolineandone l’unicità. Un’opera coraggiosa che rompe il mondo fortemente codificato del flamenco, l’appartenenza di genere non è più un tabù e la trasformazione prende forma. Una trasformazione attraverso la quale i sei formidabili protagonisti esplorano l’affascinante universo della mujer bailaora, vestendone i panni, costruendo così un corpo al quale aspirano e con il quale sono liberi di esprimersi. Una trasformazione che non rappresenta una maniera di mascherarsi bensì di esporre la propria nudità e quella doppia identità che naturalmente appartiene loro.
Bailarines y coreografía: Manuel Liñán, Manuel Betanzos, Jonatán Miro, Hugo López, Miguel Heredia, Víctor Martin (su concessione del Ballet Nacional de España) y Daniel Ramos (su concessione del Ballet Nacional de España) Cante: David Carpio y Ismael de la Rosa Guitarra: Francisco Vinuesa Violín: Víctor Guadiana Percusión: Kike Terrón
PICCOLO TEATRO STREHLER – Largo Greppi
Biglietti: Platea da 30 a 35 / Balconata da 26 a 30
FLAMENCO CARD Abbonamento ai tre SPETTACOLI: Euro 84,00 Platea / 69,00 Balconata
MANUEL LIÑÁN – (Granada 1980)
La giuria che nel 2017 consegnò il Premio Nacional de Danza a Manuel Liñán sottolineò “la ricchezza della sua interpretazione che si nutre di diverse influenze ampliando gli orizzonti del flamenco”. La ricerca di nuovi orizzonti per Liñán è una necessità vitale, non priva di rischi, che egli assume con orgoglio e convinzione. Nel suo mondo convivono le forti radici della tradizione, e la modernità della epoca attuale.
Questo enfant prodige del flamenco, è ormai un consolidato artista della scena internazionale e un beniamino del pubblico italiano.
Ha calcato le scene dei più prestigiosi Teatri e Festival Internazionali – Bienal de Flamenco de Sevilla, Festival Internacional de Música y Danza di Granada, Sadler´s Wells di Londra, Teatro Chaillot di Parigi, New York City Center, Opera House Australia fra gli altri. Innumerevoli premi contornano la sua carriera, fra cui 3 premi Max al Miglior Interprete di Danza, 4 Premi della Critica Nazionale Flamenco Hoy, Premio della Critica 2016 al miglior spettacolo con REVERSIBLE, Premio Nacional de Danza 2017. È richiesto da importanti compagnie per il suo talento coreografico, non ultimo il Ballet Nacional De España per il quale ha coreografato alcune pièce delle ultime produzioni
• 26 GIUGNO – ore 21,00 – durata 70 minuti
Compagnia MARIA MORENO – DE LA CONCEPCIÓN – Prima Europea – Piccolo Teatro Strehler
Uno spettacolo con tinte autobiografiche, quello di Maria Moreno, che unisce la tradizione più pura dell’arte flamenco all’avanguardia artistica con una proposta che si colloca fra il concettuale e il purista. Fondamentale la regia e drammaturgia di Eva Yerbabuena e la direzione musicale di Andrés Marín. Il concepimento e l’osservazione come centro dello spettacolo dove, attraverso citazioni personali, come il dettaglio di essere nata femmina quando tutto lasciava credere all’arrivo di un maschio, il sogno di un padre che voleva essere torero ma è finito marinaio, si sviluppano le fasi della vita vissute come ricerca e transizione verso la definizione del proprio essere, o del senso del proprio essere con l’obbiettivo di difendere sempre libertà, indipendenza, identità.
Baile: María Moreno Dramaturgia y Dirección escénica · Eva Yerbabuena Guión y Dirección musical · Andrés Marín Guitarra: Oscar Lago Cante: Enrique “El Extremeño / Pepe De Pura Percusion: Javier Teruel Palmas: Roberto Jaén
PICCOLO TEATRO STREHLER – Largo Greppi
Biglietti: Platea da 30 a 35 / Balconata da 26 a 30
FLAMENCO CARD Abbonamento ai tre SPETTACOLI: Euro 84,00 Platea / 69,00 Balconata
MARÍA MORENO – Cadice, 1986
María Moreno è la punta di diamante di una nuova generazione che per ricchezza di linguaggio, padronanza della tecnica, freschezza della gioventù e una enorme volontà di superarsi, sta portando la danza flamenca a una nuova epoca dorata. La sua danza è fortemente stilizzata, ricca si sfumature e dettagli personali ricchi di significato e storia. Uno stile che trae sicuramente spunto dal linguaggio dei sui maestri: Javier Latorre, Rafaela Carrasco, Antonio Canales ed Eva Yerbabuena, ma che l’artista nel corso degli anni ha fatto suo in maniera chiara e coerente. A soli otto anni frequenta il Conservatorio Profesional de Danza de Cádiz. Fa parte della compagnia di Eva Yerbabuena in ben 5 produzioni gettando parallelamente le basi per la sua carriera da solista. Dopo collaborazioni importanti che l’hanno portata a calcare le scene internazionali al lato di artisti del calibro di Miguel Poveda, José Mercé, passando por Marina Heredia y Arcángel fra i tanti e dopo il debutto in solitario con la sua propria compagnia, nel 2017 arriva la consacrazione con il Premio Artista Rivelazione del Festival di Jerez. Nel 2018 con lo spettacolo De la Concepción debutta alla Bienal de Flamenco de Sevilla diretta da Eva Yerbabuena e con la direzione musicale di Andrés Marín.
• 28 GIUGNO – ore 21,00 – durata 80 minuti
Compagnia PATRICIA GUERRERO – DISTOPÍA – Piccolo Teatro Strehler
Il concetto di distopia si contrappone a quello di utopia, e se questa rappresenta un mondo dove tutto è come deve essere, la distopia è il suo contrario: un mondo indesiderabile e spaventoso dove tutto è portato ai limiti estremi. Patricia Guerrero, si ispira liberamente alla magniloquente tela di Hieronymus Bosch Il Giardino delle delizie, e sotto la sapiente regia di Juan Dolores Caballero, s’immerge in un mondo fra realtà e sogno, verità e delirio, preda di una società apparentemente amabile ma che in realtà la imprigiona, la spoglia del suo essere, del suo corpo, per convertirla in una sorta di automa. Un viaggio nella profondità delle emozioni e del conflitto fra ciò che si è costretti e ciò che si vorrebbe essere, raccontata dalla potenza della danza flamenca e dalla forte personalità di Patricia Guerrero, e arricchita da cenni di neoclassico e canto lirico.
Baile: Patricia Guerrero Baile: Ángel Fariña /Rodrigo García Castillo Guitarra: Dani de Morón Cante: Sergio Gómez “El Colorao” – Cante lírico / actriz Alicia Naranjo – Bajo Eléctrico / Contrabajo: José Manuel Posada “Popo” – Percusión: Agustín Diassera
PICCOLO TEATRO STREHLER – Largo Greppi
Biglietti: Platea da 30 a 35 / Balconata da 26 a 30
FLAMENCO CARD Abbonamento ai tre SPETTACOLI: Euro 84,00 Platea / 69,00 Balconata
PATRICIA GUERRERO – (Albayzin, Granada 1990)
Si considera bailaora del suo tempo, una flamenca moderna.
Enfant prodige, nasce e cresce nel quartiere arabo di Granada, el Albayzin. Inizia a studiare danza a tre anni con la madre Carmen, insegnante di flamenco. A otto anni la sua prima esibizione sul palcoscenico, a quindici l’incontro con la compagnia di Mario Maya e a diciassette il suo primo premio: El Desplante, al Festival de Cante de las Minas (La Uníon). Viene scelta dal regista Carlos Saura come solista per lo spettacolo Flamenco Today e a ruota per il film Flamenco, Flamenco, diviene poi prima ballerina del Ballet Flamenco de Andalucía. Sempre più sulla cresta dell’onda tra il 2012 e il 2016 vince due Premi Giraldillo, il massimo riconoscimento in ambito flamenco: il primo, come artista rivelazione; il secondo, per Catedral – miglior produzione 2016 – ottenendo parallelamente anche due nomination ai Premi Max di cui una come miglior interprete femminile. Vigore, dominio della tecnica, plasticità, ribellione, ricerca indefessa marcano quest’artista che si alimenta e retro alimenta di qualsiasi cosa che ispiri arte.
BIGLIETTI : Balconata da 26,00 a 30,00 – Platea da 30,00 a 35,00
FLAMENCO CARD Abbonamento ai 3 SPETTACOLI: Euro 84,00 Platea / 69,00 Balconata
BIGLIETTERIA TEATRO STREHLER – Largo Greppi – Tram 2/4/12/14 M2 Lanza
da lunedì a sabato 9.45/18.45 – Domenica 13/18.30